Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Cervignano del Friuli

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Cerimonia alpina a San Girolamo

30/09/2022 18:00


GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI: NE AVEVAMO DAVVERO BISOGNO?

Approvato il D.L. n.1371 del 5/4/22 che prevede l'istituzione della “Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini” in data 26 gennaio. Il citato Disegno di Legge recita: “La Repubblica riconosce il giorno 26 gennaio di ciascun anno quale Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini, al fine di conservare la memoria dell’eroismo dimostrato dal Corpo d’armata alpino nella battaglia di Nikolajewka durante la seconda guerra mondiale, nonché di promuovere i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli alpini incarnano”. L'istituzione di una “giornata nazionale” dedicata agli Alpini, mi ha provocato una serie di riflessioni al riguardo. Il nostro Presidente nazionale si è espresso in modo orgoglioso e compiaciuto per questa approvazione, del resto cosa poteva dire? Invece a me qualche altro pensiero è corso per la mente. In primo luogo il fatto in sé che andrà ad inserirsi in una pletora di “giornate nazionali”, ma anche internazionali e, come vedremo più avanti regionali, di cui sfido chiunque ad elencarne una mezza dozzina. Io ne ho contate 29 oltre alle solennità civili (7) ed alle festività (11). Ora se deve diventare solo un'altra giornata di cui nessuno si ricorderà, se non solo noi alpini, che senso avrà? Chi si ricorda che esiste una giornata dedicata alla musica popolare? E quella del Braille o degli stati vegetativi? Se invece sarà una giornata celebrata in modo più solenne (peraltro non prevista nel D.L.) abbiamo già le nostre ricorrenze con le nostre date. Significativo poi abbinarne la data ad una ricorrenza già ampiamente ricordata come la battaglia di Nikola'ewka, e allora cos'è? Vuole essere una ricerca di supremazia del nostro corpo sugli altri dell'esercito, considerato che c'è già una festa, quella si solenne, dedicata alle Forze Armate? Ricordiamo quanto ha detto il Presidente Mattarella quando ha firmato la legge. Un'altra riflessione va fatta sempre sulla data scelta: il 26 gennaio. Storicamente mi domando perché scegliere questa data che si inserisce all'interno di una guerra di aggressione voluta da un regime di cui non andare certo fieri. Certo fu un sacrificio di tanti soldati, non solo Alpini, per rompere un accerchiamento di una colonna in ritirata per tornare a casa. Ma al di la di quella ritirata e quella giornata, l'ambito all'interno del quale sono avvenute è davvero un orgoglio per l'Italia? Per dire poco mi sembra storicamente alquanto impropria. Confesso poi, che non mi piace per niente celebrare il mio Corpo Alpini, componente di un esercito di un paese democratico come l'Italia, che ha nella sua Costituzione il rigetto di quei regimi totalitari contale premessa. Mi si dirà, da quella esperienza è nata nella coscienza di quei soldati uno spirito di ribellione al fascismo che ha portato molti di loro ad entrare, talvolta con armi e materiali e... cappello, nella Resistenza armata contro il nazi-fascismo. Ne ho una prova a casa mia, con mio padre (classe 1922) che si arruolò, insieme con molti suoi compagni, nella Brigata partigiana Osoppo che come distintivo aveva il cappello alpino ed il fazzoletto verde. E peggio mi sento quando leggo che la Regione Piemonte che ha istituito la “Giornata regionale del valore alpino” iscrivendola al 16 gennaio, data dell'ordine di ritirata dalla Russia? Se proprio dobbiamo citare le azioni di guerra dov'è il valore nell'inizio di una ritirata? Poche idee e ben confuse... Perché non scegliere un atto di “difesa” della Patria, sul suolo patrio e non in terra di occupazione. Almeno le altre due regioni, bontà loro, che hanno voluto anch'esse queste giornate come la Lombardia ed il Friuli Venezia Giulia le anno istituite il 2 aprile, giornata della inaugurazione dell ospedale di Bergamo durante la pandemia CoViD-19 e il 20 maggio giorno in cui l'ANA riceveva la gestione dei cantieri per la ricostruzione post primo terremoto, rispettivamente E fanno quattro giornate tutte in date diverse...: troppa grazia! E perché tanta grazia? Così all'improvviso e tutti insieme? A pensar male si fa peccato.... diceva qualcuno. Quando la politica concede “benefici” (non so se richiesti o meno) di solito ha degli interessi propri e in un Paese come il nostro sempre in campagna elettorale anche evidenti. Penso anche che le regioni succitate sono tutte orientate partiticamente. E' un caso? Non sarà che si stia attuando una OPA sull'ANA, come già anni fa? Un motivo per chiedere poi consensi per ricambiare i favori elargiti alle prossime elezioni? Attenzione! La memoria ed il sacrificio degli Alpini non è in vendita! E rileggiamoci le prime due parole dell'art. 2 del nostro Statuto. Mi piacerebbe che a fronte di queste mie riflessioni si aprisse un dialogo con chi ha pensato a questi eventi per poterci confrontare, ognuno con le proprie idee: credo che anche questo faccia parte del “futuro associativo”. Carlo A.Tomasin

Prossimi appuntamenti

02/09/2023

Guardiania al Museo della Grande Guerra ad Aquileia

Sabato 2 settembre il Gruppo di Cervignano sarà di turno per la guardiania al museo della GG ad Aquileia (Palazzo Meiklik - via Popone) orario 10.00-13.00 e 14.00-19.00



03/09/2023

65° Raduno al Faro della Julia sul Monte Bernadia

Domenica 3 settembre 2023 ci sarà il 65° Raduno Alpini al faro-sacrario dedicato ai caduti della Julia sul Monte Bernadia sopra Tarcento. Ci sarà anche la partecipazione del Labaro Nazionale dell'ANA. Inizio cerimonie alle ore 10.00