Associazione Nazionale Alpini - Gruppo di Cervignano del Friuli

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Il Circolo Alpini

Il Gruppo di Cervignano da prima della sua costituzione in poi non ha mai avuto un luogo stabile dove runirsi per discutere e organizzare le proprie attività. Il Direttivo di allora quindi, cercò un luogo adatto ad una consona sistemazione della sede del Gruppo.

Fu grazie alla intrapendenza del vice Capo Gruppo Giordano Tomasin, che si riuscì ad ottenere in concessione il lato sinistro della Caserma III Armata (cd.casermetta) in via Garibaldi. La stessa fu locata in co-uso con l'Amministrazione militare che conservava il lato destro dove rimanevano alcune attività di servizi ai militari.

Il fabbricato però non era nelle condizioni ideali per svolgere l'attività istituzionale del Gruppo, mancando di ideonei impianti e servizi. Fu così che si progettò il piano di ristrutturazione e ammodernamento dello stabile. Al piano terra si ottenne così un piccolo spazio cucina ed una sala per la mescita, una ulteriore sala più grande con un fogolar furlan installato su di un lato della stanza (la baita) e i servizi igienici. Nel piano superiore si ricavarono diverse stanze per le attività di segreteria e riunioni e alcune in seguito furono concesse a varie altre Associazioni d'Arma locali facendo rivivere in quella Caserma il mondo militare che aveva dismesso l'edificio riportandolo a chi ne continuava l'ideale.

I lavori di restauro furono fatti dai soci del Gruppo che avevano le capacità tecniche specifiche per eseguire gli impianti, dagli altri soci che non avendo specializzazioni facevano i manovali ed erano coaidiuvati da quattro militari del Genio fatti venire appositamente quale contributo della Amministrazione Militare a riutilizzo del loro patrimonio edilizio.

L'inaugurazione ufficiale del Circolo avvenne la sera dell'11 settembre del 1971, con una semplice cerimonia, dal Comandante della Brigata Alpina Julia e successivamente veniva posta una corona al monumento ai caduti. Quindi si tenne un concerto della Fanfara Alpina.

Nel 2002 si eseguirono i primi lavori di manutenzione come il rifacimento del controsoffitto del piano terra e tre anni dopo la manutenzione del portone d'ingresso.

La proprietà dell'immobile passò dalle dipendenze del 12° Rept. Infrastrutture del Genio Militare di Udine, al Ministero delle Finanze - Dipartimento del Territorio (che si Trasformò in Agenzia del Demanio) ed infine venne ceduta alla regione Friuli Venezia Giulia che, a sua volta, lo alienò direttamente e definitivamente al Comune di Cervignano del Friuli nel 2008 e da allora rimasta di sua proprietà.

Ciò non impedì al Gruppo di continuare le opere di manutenzione, dapprima nei primi mesi del 2007 con il restauro e rifacimento di impianti elettrici ed idrici, sanitari, pavimenti, attrezzature di cucina, banco mescita e nuovo arredamento anche grazie alla nuova gestione, rendendo le sale ritrovo molto più accoglienti e funzinali.

Inoltre altri lavori di propria inziativa, come il ripasso di parte della copertura che cominciava a perdere, nel 2009. Le opere continuarono ancora quando nel 2011 parte del soffitto di una delle sedi crollò e da allora il piano superiore non è più agibile, se non l'anno successivo, per la totale asportazione del soffitto e pulizia del materiali di risulta. I lavori, di concerto con l'Amministrazione comunale continueranno non appena definite le prtaiche burocratiche per assicurare l'intera fruibilità anche del primo piano.

Statuto del "Circolo Alpini"

Art.1

Il Circolo in questione si propone di intensificare i rapporti fra i militari in armi e quelli in congedo, ivi compresi anche i familiari; ha lo scopo inoltre di promuovereazioni in ordine all'amore patrio, educazione fisica, lo sviluppo intellettuale dei Soci, manifestazioni sportive, festività, trattenmenti ed assistenza.

Art.2

L'attività che viene svolta nel Circolo non potrà in nessun caso essere in contrasto con lo Statuto dell'A.N.A. e con quello della Sezione di appartenenza.

Art.3

L'andamento e l'amministrazione sociale del Circolo sono regolati dal Direttivo del Gruppo, il quale potrà, nella eventualità, nominare u organo collegiale: questo resta sempre soggetto al controllo del Direttivo, gli rimane soltanto potere ordinario in ordine all'andamento del Circolo.

Art.4

La frequenza al Circolo è consentita senza nessuna formalità ai Soci Alpini in regola con il versamento della qota annuale di iscrizione all'A.N.A., ai loro familiari, ai militari in armi di qualsiasi ordine e grado e loro familiari nonché agli iscritti alle Associazioni d'Arma e combattentistiche alloggiate al primo piano della stessa Caserma III Armata e ai familiari di quest'ultimi.

Art.5

Il Direttivo del Gruppo potrà rilasciare tessere ai Soci del Circolo a persone di indubbia moralità, queste tessere saranno rilasciate su richiesta scritta dell'interessato, il quale dovrà pagare anche la quota annuale fissata per poter partecipare all'attività del Circolo.

Art.6

Le domande di iscrizione di cui all'art.5 dovranno essere raccolte ed i nominativi esposti per otto giorni sull'albo sociale e dopo trascorso questo periodo, senza avere ricevuto dai Soci eventuali veti giustificativi, il Direttivo potrà rilasciare la tessera di Socio previo inserimento nel verbale di seduta con i risultati delle votazioni.

Art.7

Il Direttivo del Gruppo ha la facoltà di fissare un canone annuale che i Soci del Circolo, non iscritti ad una associazione indicata all'art.4, saranno tenuti a pagare.

Art.8

L'iscrizione dei Soci che non presentano regolare disdetta prima della scadenza dell'anno solare, s'intende rinnovata per l'anno successivo.

Art.9

Tutti i soci sono impegnati ad usare, presso il Circolo, rapporti corretti, civili e non in contrasto con l'attività statutaria dell'A.N.A.

Art.10

Il Direttivo, anche su proposta dell'Organo collegiale, potrà disporre l'allontanamento dal Circolo delle persone che useranno forme in contrasto col presente statuto e depennarle dall'elenco dei Soci quando si dovessero riscontrare ripetizioni di quanto detto nel presente statuto.

Art.11

L'esclusione dall'elenco dei Soci dovrà essere comunicata all'interessato per iscritto, senza peraltro avere l'obbligo di specificare ilmotivo. L'espulso non ha facoltà di ricorrere.

Art.12

Gli eventuali avanzi derivanti dall'attività del Circolo non potranno mai essere ripartiti fra i Soci ma saranno esclusivamente destinati a migliorare l'attività stessa del Circolo.

Art.13

Per qualsiasi controversia che dovesse sorgere fra i Soci Alpini ed il Direttivo del Gruppo, valgono le norme contenute nello statuto nazionale e sezionale dell'A.N.A. Il Presente Statuto è stato approvato all'unanimità nella Assemblea ordinaria del 9.1.1972.

Il Museo

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